Anna Wintour, la direttrice di Vogue America e figura ispiratrice del “Il Diavolo veste Prada” ha trattato un argomento molto importante che riguarda il sistema moda: l’eccessiva magrezza delle modelle. Ha esordito all’università di Harvard dichiarando “Ognuno di noi deve rendersi conto che siamo tutti responsabili per la salute di queste ragazze” ma soprattutto che “Dobbiamo affrontare la tirannia degli abiti da campionatura degli stilisti che a malapena potrebbe indossarli una 13enne allo scatto con la pubertà.”
Si scaglia contro le taglia zero che continuano ad essere scelte dagli stilisti. Queste ragazze pelle e ossa ad ogni evento di moda suscitano scalpore per la loro silhouette.
La lotta contro l’anoressia
Molti stilisti scelgono di unirsi a lei in questa causa, tra cui Calvin Klein, Louis Vuitton e Michael Kors.
Anche Miuccia Prada durante la presentazione della collezione Autunno Inverno 2010 2011 ha scelto modelle ‘formose’. In realtà anche in questa sfilata siamo ancora ben distanti dalla tipologia di modella anni novanta, con un seno florido, delle cosce e delle braccia carnose e dei fianchi larghi come ad esempio Cindy Crawford, Laetitia Casta, Elle MacPherson e Linda Evangelista. La Wintour ha spiegato inoltre “La maggioranze delle modelle lavorano solo quando hanno un fisico molto magro e sono molto giovani, poi smettono di ricevere lavoro quando cominciano a svilupparsi completamente, qualcosa che non gli lascia abbastanza tempo per sviluppare le loro personalità come è accaduto alle supermodelle degli anni 90. Il risultato è che le copertine e i contratti a scopo di lucro riguardo la bellezza sono andati a cantanti e attrici.”
Anna Wintour, direttrice di Vogue America, ha vinto anche il premio Hall of Fame
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